Nel 1995 per i tipi Grafis di Casalecchio di Reno uscì un'importante raccolta di studi sulla topografia medievale della città, patrocinata da Comune di Ferrara - Assessorato alla Cultura - Musei Civici di Arte Antica, e curata da Anna Maria Visser Travagli. Il titolo è Ferrara nel medioevo. Topografia storica e archeologia urbana, e in allegato riporta la carta archeologica della città, straordinario documento che illustra le successive fasi di accrescimento della cinta urbana.
All'inizio del volume, la curatrice illustra il progetto:
"Ferrara è nota soprattutto come centro di cultura rinascimentale, dove nel XV e XVI secolo è fiorita una originale scuola pittorica e una straordinaria produzione letteraria e musicale. La forma urbana è stata celebrata come modello di pianificazione razionale e moderna, con la grande Addizione voluta dal duca Ercole I d'Este nel 1492, attraversata da ampie strade rettilinee, alle quali fanno corona i palazzi nobiliari, sullo sfondo dell'imponente cerchia muraria.
Ma l'originalità e la grandezza di Ferrara si deve alla compresenza del nucleo medievale, accanto al nucleo rinascimentale, alla loro saldatura, che rende vitale tutto l'aggregato urbano. La fortuna critica della città rinascimentale è stata sancita dal Burckhardt, che l'ha definita la prima città moderna d'Europa, da Adolfo Venturi, che nell'esaminare l'architettura ferrarese intravede anche l'originalità del disegno urbanistico della città e soprattutto dall'analisi acuta e penetrante del linguaggio urbanistico di Biagio Rossetti, l'artefice dell'Addizione Erculea, magistralmente interpretato da Bruno Zevi.
Ma tutto questo ha fatalmente contribuito a lasciare in ombra la città medievale, con tutto il suo patrimonio di percorsi, di piazze, di spazi, di edilizia abitativa. Anche il meccanismo di accrescimento della città individuale nelle «addizioni» ha fatto sbrigativamente sentire la città medievale come preludio e preparazione del dispiegarsi della città rinascimentale, appiattendo su uno sfondo indistinto tutto il lavorio, le trasformazioni e gli interventi che hanno portato al costituirsi di quell'organismo altrettanto mirabile e importante che è la città medievale".
Il volume e la preziosa carta topografica sono consultabili in biblioteca, alle norme di regolamento