lunedì 15 marzo 2021

Padre Mariano Ballester, "La meditazione come offerta"


L'insegnamento di padre Mariano Ballester, gesuita, si colloca idealmente nel solco di quanti cercano di integrare la sapienza spirituale della tradizione orientale con la fede cristiana. Questa linea ideale comprende Giovanni Vannucci, del quale ricordiamo gli studi sull'esicasmo e sulla filocalia, Raimon Panikkar, Henri le Saux, Bede Griffiths o.s.b., tra molti altri.
Leggiamo oggi qualche riga di padre Ballester sulla meditazione:

«L'atteggiamento di continua offerta ha il suo momento forte nella meditazione, che deve porsi all'inizio della giornata. La meditazione è il momento in cui la persona fa crescere in sé e perfezione l'atteggiamento orante continuato. Nella meditazione quotidiana le energie spirituali si unificano e si aprono alla immensa realtà di Dio, si trasformano e si abituano ad essere come un alveo sempre aperto verso l'alto, invece che essere energie disperse o, peggio ancora, dirette verso di sé. Allo stesso tempo nella meditazione si impara a ricevere dall'alto le grazie necessarie per una apertura maggiore ed una più costante disponibilità al piano divino della salvezza universale. 
Meditare con questo spirito non è certo accontentarsi di cose generiche o astratte. La volontà di auto-offerta dev'essere molto concreta: si tratta di cominciare e di concludere l'esperienza meditativa con un fermo proposito che nulla si farà durante il giorno senza offrirlo a Dio e al suo piano universale. Bisogna consacrare il giorno intero, in tutti i suoi particolari, ed enumerare questi particolari, se necessario, alla luce della perenne apertura e dedizione a Dio».
Mariano Ballester, Per una preghiera continua, ed. Paoline, Roma 1983 

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