giovedì 7 marzo 2019

Josquin Desprez e la Missa Hercules Dux Ferrariae


Josquin Desprez, 1450ca-1521, fu un compositore fiammingo, dapprima cantore ducale al servizio degli Sforza, poi presso la Cappella Pontificia per approdare infine alla raffinatissima corte di Ercole I d'Este. Lasciò la nostra città nel 1504, per sfuggire a un'incipiente epidemia di peste. Lo sostitutì Jacob Obrecht, ma il suo soggiorno ferrarese fu doppiamente sfortunato: morto Ercole I nel 1505 rimase senza lavoro, e lo colse in pieno il temuto contagio che aveva causato l'allontanamento di Josquin.

Seguiamo Lewis Lockwood che ne parla nel sesto volume della "Storia di Ferrara" uscita nel 2000 per i tipi di Corbo:
«Durante l'anno trascorso a Ferrara, Josquin fu il membro più importante di una delle migliori cappelle musicali d'Europa, orgoglio di Ercole e dell'intera corte ferrarese. E per Ercole Josquin scrisse almeno tre opere degne di nota: due mottetti, incluso il famoso Miserere mei, Deus e la grande messa per Ercole che usa il nome del suo mecenate come base stessa del cantus firmus: la Missa Hercules Dux Ferrarie. Il tema di questa messa deriva infatti dalle sillabe del nome del destinatario: le vocali di Hercules Dux Ferrarie danno origine alla sequenza: RE, UT, RE, UT, RE, FA, MI, RE (=d c d c d f e d)».

Si tratta della tecnica «a soggetto cavato», che sarà poi di ispirazione per altri compositori di opere analoghe.

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