(Jules Monchanin e Henri Le Saux, foto tratta dal sito Dialogue interreligieux monastique che ringraziamo)
Sta di fatto comunque che Le Saux aveva letto Eckhart, per quanto lo permettevano le edizioni delle sue opere allora disponibili, e lo cita più volte. Ci limiteremo qui a toccare solo alcuni punti essenziali della vicinanza tra i due monaci, il domenicano tedesco e il benedettino francese, lontani nel tempo e nello spazio ma assolutamente prossimi spiritualmente.
"Il primo compito dell'uomo è rientrare all'interno e incontrare se stesso. Chi non ha incontrato se stesso come potrà incontrare Dio? Non si incontra il sé indipendentemente da Dio. Non si incontra Dio indipendentemente dal sé. Finchè non abbiamo incontrato noi stessi nella nudità interiore - una nudità più sconvolgente ancora della nudità esteriore - viviamo in un mondo fabbricato da noi stessi, immaginato dalla nostra mente. Noi, il mondo e Dio non siamo che sogni che si sognano, e non la realtà. Chi non si è visto nudo, crederà che tutti siano venuti al mondo con le mutande e con un paio di calzini. Il Dio adorato da uno che non ha incontrato se stesso nudo, è un idolo".
La nudità è un'immagine classica nella storia della spiritualità. Nudo equivale a essenziale, privo di sovrastrutture. Per trovare l'essenza bisogna spogliarsi di tutto ciò che è accidentale, sovrammesso: occorre perciò la plotiniana afairesis, il toglier via, il distacco.
Riflettendo sulla caratteristica principale del samnyasin, ovvero del monaco della tradizione indù, Le Saux nota perciò:
"Anche questo è essenziale al monaco indù. Il non io, non mio per essere genuino deve andare così lontano. Sprofondare in me, nel più profondo di me stesso. Dimenticare il mio io, perdermi nell'io dell'Atman divino che è all'origine del mio essere. E, in questo unico e primordiale Io, sentirmi tutti gli esseri. È da qui che hanno origine non-violenza, compassione, eccetera"».
L'articolo è tratto da "Rivista di Ascetica e Mistica" n. 2/2013, contenente gli Atti del Convegno tenuto a Camaldoli dal 22 al 24 ottobre 2010 a cura di Paolo Trianni, Marco Vannini, dal titolo Nella caverna del cuore. L'itinerario mistico di Henri Le Saux in India. Il pdf della rivista si può richiedere a don Andrea Zerbini, biblioteca del CEDOC di Santa Francesca Romana, all'indirizzo mail andzerbini1953@gmail.com