giovedì 3 ottobre 2019

L'allevamento di bufale nei domini estensi

Ieri pomeriggio, presso la storica libreria Il Sognalibro, abbiamo assistito ad una conversazione davvero interessante sulla tradizione dell'allevamento di bufale nei territori estensi, impiantato pare da Eleonora d'Aragona e proseguito poi dalla nuora Lucrezia Borgia. Lo avevamo annunciato qui.

«Le bufale non venivano impiegate nei lavori agricoli, bensì per la produzione del latte e di squisiti formaggi come la ricotta (povina) e la mozzarella [...] Eleonora teneva i suoi bufali nei pressi di Finale di Modena (Finale nell'Emilia) ma anche nel Barco appena fuori le mura di Ferrara. Il suo bufalaro Cristofaro da Bergamo teneva 43 bufali e 14 bufalette nati tra il 1481 e il 1482, e i fratelli Merlo ne tenevano 59 nel 1483. Dal 1484 il numero salì ancora a 67. Il Libro delle Bestie di Eleonora segnala i nomi di tutti gli animali, normalmente posti ai neonati dal bufalaro, scegliendo i nomi secondo la sua fantasia, nomi come Peloxa, Rossina, Albanese e Lepra. Di tutto il bestiame degli Estensi, solo a cavalli cani e bufali venivano concessi i nomi».
Il virgolettato è tratto dal contributo di Diane Ghirardo Il bestiame di Eleonora, apparso nel n. 28/2008 della rivista "Ferrara - voci di una città".

Elenco con i nomi delle bufale di Eleonora d'Aragona.
Datato 1483, l'elenco è conservato presso l'Archivio di Stato di Modena, alla Camera Ducale Estense,  fondo Amministrazione dei Principi, b. 631 bis, Libro delle Bestie, c. 32 v

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