«La figura di Nicodemo l'Aghiorita occupa un posto di grande rilievo nella storia e nella spiritualità dell'ortodossia contemporanea. Nato nel 1749 nell'isola greca di Naxos, Nicodemo studiò a Smirne, ove acquisì una straordinaria cultura sia religiosa sia profana. La sua vera realizzazione di uomo, di cristiano e di maestro spirituale e scrittore, si compì tuttavia n lunghi anni che trascorse come monaco al Monte Athos. Qui praticò l'ascesi, la lotta contro le passioni e la preghiera del cuore; qui redasse le sue grandi opere letterarie: l'Exomologhitȧrion, che sarà oggetto della nostra relazione, l'Enchirídion Symbouleutikón (Manuale dei consigli spirituali) e molte altre, per non parlare dell'ingente lavoro di cura e commento dei sacri canoni (il Pidȧlion) e dei testi patristici sulla preghiera esicasta (la Philokalía). Le sue posizioni teologiche e pastorali, fermamente ancorate ai padri della chiesa, faranno di lui uno strenuo paladino dell'ortodossia, ma lo metteranno anche in contrasto con le idee, ben più concilianti e mondane, delle autorità ecclesiastiche a lui contemporanee. Non solo egli dovette sopportare l'ostilità di molti teologi e vescovi, ma alcuni suoi scritti ricevettero addirittura condanne ufficiali. Ciononostante la chiesa, con il passare del tempo, comprese la sua santità e l'integrità della sua ortodossia e, nel 1955, con decreto del Patriarcato ecumenico, Nicodemo l'Aghiorita fu proclamato santo della chiesa ortodossa.»
Potete continuare la lettura in biblioteca! Il brano è infatti tratto da "L'esercizio della paternità spirituale nell'Exomologhitȧrion di Nicodemo l'Aghiorita", di Gheorghios Chrysostomou, in: La paternità spirituale nella tradizione ortodossa, aa.vv., Magnano, Qiqajon 2009.