Nel segnalare l'imminente evento a tema fantasy che si svolgerà nella splendida cornice del nostro centro storico, recuperiamo un articolo del compianto Gabriele Turola, comparso su La Pianura n. 3 del 1995, dal titolo Ferrara, città di maghi e di fantasmi. Leggiamo qualche curiosità.
«In corso Giovecca si trova la Palazzina di Marfisa d'Este intorno alla quale circola una leggenda macabra, degna dei romanzi gotici. Marfisa d'Este, nipote di Lucrezia Borgia, tradiva il marito Alderano Cybo, principe di Massa Carrara durante le sue frequenti assenze, e come se non bastasse in preda a una forma di furia omicida assassinava i suoi amanti gettandoli nel pozzo che sorge nel giardino e in fondo al quale erano collocati affilati rasoi. Ebbene si narra che a mezzanotte si sentano scalpitare i cavalli e cigolare le ruote di una lugubre carrozza all'interno della quale siederebbe il fantasma di Marfisa che trascina come in una danza macabra gli scheletri dei suoi amanti sciagurati. Questa scena tenebrosa e orripilante è stata raffigurata in un acquerello e in un dipinto databile alla fine dell'800 del pittore simbolista ferrarese Adolfo Magrini»
(l'immagine è tratta dal sito di Tripadvisor, alla seguente pagina)
«Altro mago non meno fantastico e inquietante fu Bartolomeo Chiozzi detto il Chiozzino (Mantova 1671?-Ferrara 1744?), sorta di Faust ferrarese più vicino alla versione del Goethe che a quella di Marlowe in quando alla fine, dopo il suo patto col diavolo, riuscì a redimersi. Di lui parla Riccardo Bacchelli ne "Il Mulino del Po" e a lui la Liberty House ha dedicato un volumetto pubblicato nel 1987, illustrato dal sottoscritto. Allorchè abitava nel Palazzo Palmiroli nell'attuale Via Ripagrande n. 29 a Ferrara, il Chiozzino scavando per terra trovò un libro di arte numerica (cabala) e pronunciando una formula magica evocò un diavolo che si presentò col nome di Fedele Magrino e col soprannome di Urlone per la voce altisonante e chi gli giurò fedeltà promettendo di servirlo e di esaudire ogni suo desiderio in cambio della sua anima"
(immagine tratta dal sito Ferrara terra e acqua che ringraziamo. Nello specifico, la pagina è questa).
L'intero articolo è consultabile in biblioteca, negli orari di apertura e alle norme di regolamento.