Il secondo numero di Analecta Pomposiana pubblicato per conto del Seminario Diocesano, 27° della collana, uscì nel 2002 in memoria di mons. Giulio Zerbini, scomparso il 24 settembre 2001.
Curata da Alberto Andreoli, l'antologia si apriva su queste parole: "Come vanno i buoni studi?, era la domanda quasi rituale che mons. Zerbini rivolgeva a chi sapeva essere impegnato nel campo della ricerca. A seconda dell'interlocutore, esprimeva attesa, diventava sprone, si velava di sottile ironia. Già: perchè i buoni studi, se mai c'era uno che li aveva percorsi e coltivati, era proprio lui. Buoni studi, del resto, erano quelli che venivano compiuti nei cari gloriosi seminari d'un tempo. Collaudati maestri - il più delle volte sguarniti di titoli dottorali - impartivano un rigoroso insegnamento scientifico e - soprattutto - letterario per gli anni del ginnasio-liceo. Nel corso teologico poi, i docenti erano delle vere e proprie istituzioni, punto costante e pacifico di riferimento del clero diocesano. I seminaristi, non distratti da allettanti richiami socio-pastorali, attendevano alle "pratiche" di pietà e ai buoni studi, appunto.
Mons. Giulio Zerbini, conosciutissimo e amato in tutta la diocesi, ne era stato vicario per diciotto anni.
La pubblicazione da cui abbiamo tratto la lettura è "Analecta Pomposiana", anno XXVII, Ferrara, Cartografica Artigiana 2002, consultabile presso la sede della biblioteca.
Curata da Alberto Andreoli, l'antologia si apriva su queste parole: "Come vanno i buoni studi?, era la domanda quasi rituale che mons. Zerbini rivolgeva a chi sapeva essere impegnato nel campo della ricerca. A seconda dell'interlocutore, esprimeva attesa, diventava sprone, si velava di sottile ironia. Già: perchè i buoni studi, se mai c'era uno che li aveva percorsi e coltivati, era proprio lui. Buoni studi, del resto, erano quelli che venivano compiuti nei cari gloriosi seminari d'un tempo. Collaudati maestri - il più delle volte sguarniti di titoli dottorali - impartivano un rigoroso insegnamento scientifico e - soprattutto - letterario per gli anni del ginnasio-liceo. Nel corso teologico poi, i docenti erano delle vere e proprie istituzioni, punto costante e pacifico di riferimento del clero diocesano. I seminaristi, non distratti da allettanti richiami socio-pastorali, attendevano alle "pratiche" di pietà e ai buoni studi, appunto.
Mons. Giulio Zerbini, conosciutissimo e amato in tutta la diocesi, ne era stato vicario per diciotto anni.
La pubblicazione da cui abbiamo tratto la lettura è "Analecta Pomposiana", anno XXVII, Ferrara, Cartografica Artigiana 2002, consultabile presso la sede della biblioteca.