lunedì 3 maggio 2021

La Strolga di Ferrara e la Medicina del Segno

 

Esce per i tipi di Scaranari editore - Ferrara un delizioso libretto dedicato a La Strolga di Ferrara e la Medicina del Segno. Ne è autrice Daniela Fratti, laurea in Medicina e Chirurgia, Master in Psicopatologia e Scienze forensi, Membro dell'Accademia delle Scienze di Ferrara; scrittrice di cui già abbiamo parlato in questo blog, segnatamente qui e qui.
Come si evince dal titolo, il libro tratta le tradizioni popolari inerenti le guaritrici, figure quasi sempre femminili ben note alla comunità, specie nelle zone rurali dove spesso erano le uniche depositarie della sapienza della cura. Il libro è distribuito da Sognalibro, libreria storica nella Ferrara medievale, luogo carissimo a quanti hanno ancora a cuore il libro stampato.

Leggiamo insieme qualche riga dal volume:
«La Medicina del segno, arte sanitaria antica quanto l'uomo, è diffusamente presente nella tradizione orale del nostro paese. Non esistono documenti scritti di questa disciplina dagli aspetti per molti versi sacerdotali, e l'assenza di testimonianze grafiche è anzi uno dei suoi attributi esclusivi, capace di identificarla con certezza in mezzo a molte altre attività affini: parole e segni che accompagnavano la cura non possono essere trascritti ma vanno mandati tassativamente a memoria. Quasi sempre questa operazione mnemonica si effettua la notte della vigilia di Natale o, in qualche caso, la mattina di Pasqua. Oltre all'obbligo dell'apprendimento mnemonico vi è anche quello di non poter pronunciare ad alta voce le formule che accompagnano il rito, spesso dialettali. Sono rituali che per tradizione non possono essere affidati alla scrittura, pena l'inefficacia della cura: qualcuna mi ha confidato di avere trascritto formule particolarmente complesse su di un foglietto, e di averlo poi nascosto talmente bene da non riuscire più a rintracciarlo, perdendo in tal modo l'opportunità di effettuare alcuni dei riti più difficili. Sebbene si tratti di una delle condizioni chiave per l'applicazione di queste cure, nessuna delle guaritrici da me incontrate ha saputo darmi conto dell'origine di questa proibizione assoluta: tutte concordano nell'affermare che scrivere le parole è come renderle del tutto inefficaci. Questo aspetto rende la Medicina del segno uno degli ultimi patrimoni culturali del nostro paese trasmessi esclusivamente attraverso l'oralità, con l'ulteriore peculiarità che la trasmissione orale di questa conoscenza non è dovuta all'ignoranza della scrittura, come per altri analoghi esempi, ma al rischio di eterno oblio a seguto della pronuncia ad alta voce delle formule oppure della loro trascrizione».

Aspettando il Giubileo

In occasione del prossimo anno giubilare 2025 sarà possibile raggiungere il centro della cristianità grazie all'iniziativa messa in ca...