Sono giorni di festa, per il monastero benedettino di Sant'Antonio in Polesine, carissimo a tutti i ferraresi. Andiamo dunque a pescare qualche notizia da una bella pubblicazione del 2006, curata da Chiara Guarnieri e consultabile in biblioteca
"Il monastero di S. Antonio in Polesine venne fondato nel 1257 dalla beata Beatrice d'Este su un'isola che si era formata sul corso del Po e che tale rimase fino al 1451 quando Borso d'Este decise di riunificarla alla città. Nonostante ciò il suo carattere insulare è sempre rimasto ben individuabile nella planimetria urbana, ma ancora più percepibile nell'aspetto architettonico e nell'atmosfera che rimane tuttora intatta in questa parte della città. Ancora oggi i ferraresi vengono attratti da questo monastero, e varcandone la porta - che ospita ancora la statua del santo - entrano in una dimensione di pace e di sospensione del tempo. La primavera vede l'ormai consolidato rito della visita al ciliegio giapponese che fiorisce maestoso all'entrata della chiesa.
Proprio per mantenere questo aspetto unitario non ci si è voluti limitare allo studio dei dati forniti dallo scavo e dei suoi materiali, ma si è pensato di estendere una ricerca globale a tutta l'area dell'isola; un lavoro corale quindi, nel quale sono state coinvolte diverse professionalità i cui studi hanno permesso di puntualizzare - ed in alcuni casi anche di indagare per la prima volta - una realtà che si è sempre presentata a parte rispetto al contesto urbano, a cominciare dall'aspetto geomorfologico così saldamente legato alla nascita stessa del monastero"
Amplieremo certamente la lettura aggiungendo altri particolari sulla storia di un luogo tanto amato; nel frattempo, per chi desiderasse approfondire, il volume è disposizione presso la nostra sede, consultabile alle norme di regolamento
Proprio per mantenere questo aspetto unitario non ci si è voluti limitare allo studio dei dati forniti dallo scavo e dei suoi materiali, ma si è pensato di estendere una ricerca globale a tutta l'area dell'isola; un lavoro corale quindi, nel quale sono state coinvolte diverse professionalità i cui studi hanno permesso di puntualizzare - ed in alcuni casi anche di indagare per la prima volta - una realtà che si è sempre presentata a parte rispetto al contesto urbano, a cominciare dall'aspetto geomorfologico così saldamente legato alla nascita stessa del monastero"
Amplieremo certamente la lettura aggiungendo altri particolari sulla storia di un luogo tanto amato; nel frattempo, per chi desiderasse approfondire, il volume è disposizione presso la nostra sede, consultabile alle norme di regolamento