giovedì 25 marzo 2021

Il Seminario celebra la sua festa!

 

Oggi, 25 marzo, il Seminario celebra la sua titolazione: è infatti dedicato all'evento salvifico dell'Annunciazione. Ripercorriamone cursoriamente un po' di storia. 
La sua prima sede fu quella santa Giustina, in fondo all’odierna via Garibaldi, la cui chiesa, antichissima, era stata eretta dai monaci benedettini cassinesi alle dirette dipendenze del cenobio benedettino di santa Giustina a Padova.
Al momento della destinazione a Seminario, l’edificio conservava ancora traccia di un ospedale per infermi, che era stata la prima sede nella quale Barbara d’Austria aveva radunato le ragazze rimaste orfane o disperse dalla famiglia in seguito al terremoto del 1570, per le quali poi la stessa duchessa fonderà il conservatorio di santa Barbara nella zona di corso Giovecca.
Nel 1584, in ottemperanza alle costituzioni del Concilio di Trento (1545-1563) il vescovo Paolo Leoni ottiene da papa Gregorio XIII l’autorizzazione ad istituire il Seminario.
Il successore del vescovo Leoni, cioè Giovanni Fontana, il vescovo che più di tutti incarnava le istanze di san Carlo Borromeo, diede un grande impulso allo sviluppo dell’istituzione ampliando gli edifici e acquistando l’orto in una zona contigua.
Il vescovo Fontana è peraltro responsabile dell’istituzione di un organismo collaterale a quello seminariale, cioè il collegio dei “chierici turchini”. Essi costituivano la “riserva” dei candidati, ed affiancavano i seminaristi nel servizio liturgico della Cattedrale.
Il 22 luglio 1584, domenica IX dopo la Pentecoste, 14 putti rivestiti di tonaca rossa prendono possesso della loro casa di formazione. Per chi ne ha curiosità, il bel libro di mons. Tiberio Bergamini ne riporta i nomi uno per uno. 
Il primo sacerdote ad uscire dal seminario locale è don Pietro Anti, ordinato il 23 settembre dello stesso 1584. Dalla seconda visita pastorale di Giovanni Fontana apprendiamo che don Pietro Anti nel 1597 era parroco ad Albarea, parrocchia che solo l’anno precedente era stata separata da Ducentola. Questo paese che dista circa 18 km da Ferrara è importante perché vi si tenne nel medesimo 1584 la prima giornata pro Seminario, che per la cronaca rese «due sacchi di formento per l’amor di Dio».
Nel 1721 il cardinal Ruffo decise di trasferire la sede del seminario nell’antico palazzo Costabili-Trotti a motivo della sua vicinanza con la cattedrale, dove i seminaristi dovevano attendere alle celebrazioni liturgiche. 
Il card. Marcello Crescenzi nel 1755 lo amplia con l’unione di un altro palazzo attiguo e di alcune case, che si trovavano verso la strada di Gorgadello, odierna via Adelardi.
Nel 1953 viene dotato di nuove aule scolastiche da mons. Ruggero Bovelli, che nel medesimo anno cura pure altri lavori di rinnovamento.
È l’arcivescovo Natale Mosconi che progetta e realizza, nel 1955-56, l’imponente edificio che ci ospita. La scelta del luogo, all’immediata periferia della città, risponde a nuove esigenze pedagogiche e numeriche. La sede viene trasferita nel 1956 e già durante l’episcopato dello stesso mons. Mosconi vengono realizzati notevoli ampliamenti nel 1961 e nel 1976.
Il seminario abita dunque questa sede da 65 anni. 
Ad maiora!

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