Josquin Desprez, 1450ca-1521, fu un compositore fiammingo, dapprima cantore ducale al servizio degli Sforza, poi presso la Cappella Pontificia per approdare infine alla raffinatissima corte di Ercole I d'Este. Lasciò la nostra città nel 1504, per sfuggire a un'incipiente epidemia di peste. Lo sostitutì Jacob Obrecht, ma il suo soggiorno ferrarese fu doppiamente sfortunato: morto Ercole I nel 1505 rimase senza lavoro, e lo colse in pieno il temuto contagio che aveva causato l'allontanamento di Josquin.
Seguiamo Lewis Lockwood che ne parla nel sesto volume della "Storia di Ferrara" uscita nel 2000 per i tipi di Corbo:
Seguiamo Lewis Lockwood che ne parla nel sesto volume della "Storia di Ferrara" uscita nel 2000 per i tipi di Corbo:
«Durante l'anno trascorso a Ferrara, Josquin fu il membro più importante di una delle migliori cappelle musicali d'Europa, orgoglio di Ercole e dell'intera corte ferrarese. E per Ercole Josquin scrisse almeno tre opere degne di nota: due mottetti, incluso il famoso Miserere mei, Deus e la grande messa per Ercole che usa il nome del suo mecenate come base stessa del cantus firmus: la Missa Hercules Dux Ferrarie. Il tema di questa messa deriva infatti dalle sillabe del nome del destinatario: le vocali di Hercules Dux Ferrarie danno origine alla sequenza: RE, UT, RE, UT, RE, FA, MI, RE (=d c d c d f e d)».
Si tratta della tecnica «a soggetto cavato», che sarà poi di ispirazione per altri compositori di opere analoghe.
Si tratta della tecnica «a soggetto cavato», che sarà poi di ispirazione per altri compositori di opere analoghe.
pagine molto interessanti
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