lunedì 17 agosto 2020

Le beghine della Lotaringia: Maria di Oignes e gli ecclesiastici che la appoggiarono

 

(immagine tratta dal sito Santiebeati.it che ringraziamo)

«Il movimento delle beghine prese avvio in Lotaringia (l'antica parte centrale dell'impero carolingio), partendo dall'attuale Belgio e diffondendosi ben presto nella zona del Reno. La dinamica demografica giocò un certo qual ruolo, data la migrazione delle donne dalla campagna alle città in pieno sviluppo per trovare lavoro, ma si tratta di un fattore, non di una spiegazione. Sin dall'inizio del ventesimo secolo, si è affermata una divisione cronologica in quattro momenti per spiegare lo sviluppo istituzionale del beghinaggio: (a) singole donne che vivevano da sole o con i genitori; (b) piccole comunità all'interno delle parrocchie; (c) gruppi di dimensioni maggiori di beghine inserite al servizio di ospizi e di altre opere pie; e (d) parrocchie indipendenti (dette curtes) di beghine con grandi comunità di donne e di personale associato, come è dato riscontrare nel begijnhof belga che è sopravvissuto sino ad oggi. Al contrario di quanto si è spesso sostenuto, gli studi più recenti hanno mostrato come nel sud dei Paesi Bassi, almeno, il terzo e il quarto stadio non abbiano rappresentato uno sviluppo tardivo in reazione alla condanna del movimento all'inizio del quattrordicesimo secolo. Al contrario, essi avvano preso avvio già nel secondo quarto del tredicesimo secolo, nel momento in cui le autorità ecclesiastiche cercarono di regolare questa nuova manifestazione della religiosità femminile.»
Per le note, e il resto dell'articolo, si rimanda a: Bernard McGinn, Storia della mistica cristiana in Occidente, ed. Marietti 2008, p. 49.

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