(foto tratta da Wikipedia, ad vocem)
"È in angolo tra la vecchia Via del Turco e l'omonima Piazzetta. Si annovera tra le più antiche della città, come dimostra un documento del 969 citato dallo Scalabrini ed ebbe cura d'anime. Dipendeva dall'Abbazia di S. Bartolo fuori le mura, poi affidata ai Cistercensi di S. Maria in Aula Regia di Comacchio, e in proseguimento di tempo divenne priorato secolare. Uno dei Priori, nel 1479 la rifece quasi dalle fondamenta, e l'architetto gli diede i caratteri tipici delle nostre chiese ricostruite o ampliate nel Quattrocento. La facciata è tripartita da tre arcate cieche impostate su semplici pilastri; in ciascuna delle due laterali si apre una finestra, un tempo ogivale poi ridotta rettangolare. Nella arcata mediana è scomparso il rosone centrale; il portale rettangolare è in cotto lavorato in opera e presenta tre lievi sbalzi limitato da file di perline il più esterno, da un sottile tortiglione il secondo, da uno smusso arrotondato il più interno. Questo portale è l'unico di tale tipo rimastoci, se mai altri vi furono".
da Gualtiero Medri, Chiese di Ferrara nella cerchia antica, Bologna, Mignani 1967
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"[San Michele], che esisteva già avanti il Mille, ebbe dipendenza dall'abbazia di San Bortolo fuori le mura e fu affidata ai Cistercensi di Santa Maria in Aula Regia di Comacchio. Ebbe titolo di Priorato. Nel XVI secolo fu chiesa di giuspatronato laicale della famiglia Canani che le assicurò vita tranquilla fino a quando con Guglielmo, morto il 18 aprile 1767, la famiglia dei Canani si estinse"
da Raffaele Patitucci d'Alifera Patitario, San Giuliano in Ferrara chiesa dei giornalisti, Bologna, Tipolito TEG 1979
Entrambe le opere fanno parte del fondo locale della Biblioteca, e sono consultabili solo in sede.
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