dal par. 7, "Come comportarsi durante la preghiera nei confronti degli altri pensieri, specialmente di quelli che sorgono dall'intelligenza naturale o da avidità di sapere".
È inevitabile che nella tua mente sorgano pensieri e idee che cercano di distrarti in mille modi diversi, ponendoti domande del tipo: «Cosa cerchi?... che speri di ottenere?». A tutte queste domande devi rispondere: «Dio solo io cerco, lui solo desidero». E se i pensieri continuassero: «Chi è questo Dio?» rispondi che è il Dio che ti ha creato, ti ha riscattato e ti ha chiamato a compiere quest'opera. E devi dire loro: «Non agitatevi, tanto non riuscirete mai a raggiungerlo». Disperdili volgendoti a Gesù con un ardente desiderio d'amore.
Non ti sorprendere se i pensieri che sorgono sembrano buoni e santi o se ti pare che possano aiutarti nella preghiera. Può darsi anche che ti trovi a pensare alla meravigliosa qualità di Gesù, al suo amore, alla sua dolcezza, alla sua misericordia. Se vi presti attenzione, tali pensieri avranno ottenuto quello che vogliono e, continuando nel loro chiacchiericcio, ti distrarranno ancora di più con la passione di Cristo. Seguiranno altri pensieri sulla sua grande bontà e saranno ben lieti che tu continui a prestare loro ascolto. In breve tempo ti troverai a pensare alla vita di peccato che hai condotto e non sarà difficile che ti sorga l'immagine di qualche posto dove hai vissuto nel passato. E tutt'ad un tratto ti troverai con la mente in preda alla dispersione.
Eppure non si trattava di pensieri cattivi! Anzi, erano buoni e santi, a tal punto che chi crede di progredire nella vita spirituale senza avere prima meditato più e più volte sulla sua passata vita di peccato, sulla passione di Cristo e sulla bontà, perfezione e magnanimità di Dio è destinato a smarrisi e a perdere di vista la meta da raggiungere. Ma chi ha meditato tutto ciò per lungo tempo deve trovare il coraggio di coprirlo con una nube di oblio se vuole avere qualche speranza di perforare la nube di inconoscenza che si trova tra lui e il suo Dio
("La nube dell'inconoscenza", presentazione di p. Louis-Albert Lassus, Torino, Gribaudi 1988)
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