lunedì 21 marzo 2022

Sulla contemplazione, dalla "Nube dell'inconoscenza"


dal par. 7, "Come comportarsi durante la preghiera nei confronti degli altri pensieri, specialmente di quelli che sorgono dall'intelligenza naturale o da avidità di sapere".

È inevitabile che nella tua mente sorgano pensieri e idee che cercano di distrarti in mille modi diversi, ponendoti domande del tipo: «Cosa cerchi?... che speri di ottenere?». A tutte queste domande devi rispondere: «Dio solo io cerco, lui solo desidero». E se i pensieri continuassero: «Chi è questo Dio?» rispondi che è il Dio che ti ha creato, ti ha riscattato e ti ha chiamato a compiere quest'opera. E devi dire loro: «Non agitatevi, tanto non riuscirete mai a raggiungerlo». Disperdili volgendoti a Gesù con un ardente desiderio d'amore.
Non ti sorprendere se i pensieri che sorgono sembrano buoni e santi o se ti pare che possano aiutarti nella preghiera. Può darsi anche che ti trovi a pensare alla meravigliosa qualità di Gesù, al suo amore, alla sua dolcezza, alla sua misericordia. Se vi presti attenzione, tali pensieri avranno ottenuto quello che vogliono e, continuando nel loro chiacchiericcio, ti distrarranno ancora di più con la passione di Cristo. Seguiranno altri pensieri sulla sua grande bontà e saranno ben lieti che tu continui a prestare loro ascolto. In breve tempo ti troverai a pensare alla vita di peccato che hai condotto e non sarà difficile che ti sorga l'immagine di qualche posto dove hai vissuto nel passato. E tutt'ad un tratto ti troverai con la mente in preda alla dispersione.
Eppure non si trattava di pensieri cattivi! Anzi, erano buoni e santi, a tal punto che chi crede di progredire nella vita spirituale senza avere prima meditato più e più volte sulla sua passata vita di peccato, sulla passione di Cristo e sulla bontà, perfezione e magnanimità di Dio è destinato a smarrisi e a perdere di vista la meta da raggiungere. Ma chi ha meditato tutto ciò per lungo tempo deve trovare il coraggio di coprirlo con una nube di oblio se vuole avere qualche speranza di perforare la nube di inconoscenza che si trova tra lui e il suo Dio
("La nube dell'inconoscenza", presentazione di p. Louis-Albert Lassus, Torino, Gribaudi 1988)

mercoledì 9 marzo 2022

Elogio dell'armonia

 


MEDITAZIONE E CONSAPEVOLEZZA

Chi ha la mente sana non compete con il mondo né lo condanna: la meditazione gli farà conoscere che nessuna cosa è quaggiù durevole, ad eccezione degli affanni del vivere.
Chi la ha mente sana non compete con il mondo né lo condanna: la meditazione lo illuminerà di una luce incandescente che scioglierà le tre passioni che ottenebrano l'intelletto: brama, ira e offuscamento mentale; ed egli sarà così sulla via che conduce fuori del dominio della vita e della morte, giacché la mente non correrà più verso le cose del mondo, ma rimarrà costantemente fissa a quel fine supremo.
Allora, come un re che esulta ritenendo di essere, fra migliaia di uomini, il solo Signore, così pure colui che ha ottenuto la Consapevolezza esulterà pensando che, tra milioni di uomini, egli è il solo Signore della propria mente.
Canone buddhista, Mahaparinirvana sutra

(tratto da: Elogio dell'armonia. Pagine spirituali dalla tradizione buddhista, a c. di Roberto Russo, Assisi 1995

Aspettando il Giubileo

In occasione del prossimo anno giubilare 2025 sarà possibile raggiungere il centro della cristianità grazie all'iniziativa messa in ca...