Odile van Deth, scrittrice prolifica, infaticabile protagonista del cristianesimo di base, è stata a lungo suora domenicana di vita contemplativa, ed è infatti più conosciuta con il nome religioso di suor Emmanuelle-Marie. Collabora con il gruppo Oreundici, e pubblica con le edizioni Messaggero di Padova.
Abbiamo tratto, e condividiamo con voi, qualche riga dal suo Dilatare la vita, Padova, Messaggero 2007
«La Sacra Scrittura, come e più di altri testi fondatori, ci parla della nostra vita concreta. Chi la legge per trovarvi informazioni storiche o culturali, rischia di fuorviarsi e di abbandonarla presto. A chi gli chiedeva cosa fare per "ereditare la vita eterna", Gesù rispondeva: "cosa sta scritto nella Legge?" (modo di dire: nella Sacra Scrittura). Come la leggi tu? La Parola è vivente e infonde vita, ma può anche restare lettera morta per chi la scruta senza interrogarla nella propria esistenza. Un detto rabbinico afferma che non si deve leggere la Scrittura per cercarvi cosa si deve credere, bensì per comprendere le cose che si credono. La Bibbia infatti illumina ogni situazione per chi le chiede il senso della propria vita».
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