I depositi della Biblioteca non smettono di stupire, in occasione di un recente riordino hanno consegnato a noi catalogatori questo bellissimo esemplare di "Prose e lettere familiari" di Antonio Maria Salvini.
Ma, "chi era costui"?
Si tratta di un grecista, letterato, appassionato filologo di lingue dell'antichità, traduttore dal greco, dal latino, dall'ebraico e dallo spagnolo. Accademico della Crusca, fu pure socio della Royal Society di Londra e della romana Arcadia.
L'esemplare in nostra custodia è stato pubblicato nel 1830 dalla tipografia di Alvisopoli. Nella pagina antistante il frontespizio presenta una pregevole stampa in cavo a firma "F. Bosa inc.", si tratta di Francesco Bosa, calcografo veneziano vissuto tra il 1803 e il 1870.
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