giovedì 25 luglio 2019

Dal fondo antico della Biblioteca


I depositi della Biblioteca non smettono di stupire, in occasione di un recente riordino hanno consegnato a noi catalogatori questo bellissimo esemplare di "Prose e lettere familiari" di Antonio Maria Salvini.
Ma, "chi era costui"?
Si tratta di un grecista, letterato, appassionato filologo di lingue dell'antichità, traduttore dal greco, dal latino, dall'ebraico e dallo spagnolo. Accademico della Crusca, fu pure socio della Royal Society di Londra e della romana Arcadia.
L'esemplare in nostra custodia è stato pubblicato nel 1830 dalla tipografia di Alvisopoli. Nella pagina antistante il frontespizio presenta una pregevole stampa in cavo a firma "F. Bosa inc.", si tratta di Francesco Bosa, calcografo veneziano vissuto tra il 1803 e il 1870.

venerdì 5 luglio 2019

I Classici dell'Arte: Vittore Carpaccio


Presso la Biblioteca è possibile consultare l'intera collana "I classici dell'Arte", nata dalla collaborazione Skira/Rizzoli e distribuita con il Corriere della Sera.
Leggiamo una breve presentazione nel volume dedicato a Carpaccio. L'autore è Manlio Cancogni.

«Carpaccio di cui si è detto ch'era un pittore di genere, un narratore, un contafavole, un fantastico e, passando all'esame critico delle origini, un ferrarese, un fiammingo, un allievo del Mantegna, di Antonello, di Giovanni Bellini, di Piero della Francesca, un "caso difficile" insomma, mi pare che debba essere visto innanzi tutto come un "caso" d'estrema semplicità. Con ciò non si vuole dire che il Carpaccio sia un naif, e ancora meno alla naïveté del Doganiere, si sa anche troppo bene che il Carpaccio era tutt'altro che un ignorante. Aveva visto molto e la sua pittura è piena di riferimenti letterari. La semplicità di cui si parla a proposito del Carpaccio è la capacità di seguire fedelmente la propria natura, utilizzando nel modo più conveniente il materiale fornito dalla propria esperienza, senza altri problemi. E la natura del Carpaccio consisteva soprattutto in un'estrema attenzione alla realtà, in una curiosità lucida per ciò che è visibile, che non ha riscontro nella pittura del suo tempo».

La collana è consultabile presso la sala studio ma pure accessibile al prestito, alle norme di regolamento.

Aspettando il Giubileo

In occasione del prossimo anno giubilare 2025 sarà possibile raggiungere il centro della cristianità grazie all'iniziativa messa in ca...