Dosso Dossi, Ritratto di nobiluomo, forse Celio Calcagnini
opera attualmente collocata al Philadelphia Museum of Art
immagine tratta da wikipedia
"Il Calcagnini, noto per aver strenuamente difeso la supremazia del latino sull'aborrito volgare, e per aver avversato la dottrina geocentrica in consonanza con l'amico Copernico, è degno di nota per aver composto un encomio per celebrare la laurea di un medico ebreo di nome Ruben; inoltre nelle sue opere si trova qualche riferimento a un altro medico ebreo di nome Raphael. Peraltro gli interessi e le frequentazioni di Celio Calcagnini e i suoi rapporti con l'umanista tedesco Jacob Ziegler e con l'illlustre rabbino ferrarese Avraham Farissol, e ancora con il celebre cardinale ebraista Egidio da Viterbo e con l'egittologo Pierio Valeriano, le sue letture appassionate delle opere del cabbalista cristiano Johannes Reuchlin, rendono ancora più verosimile un suo interesse per la composizione di una grammatica bilingue che consentisse ai letterati umanisti di accedere direttamente alla hebraica veritas, una esigenza profondamente avvertita presso numerosi cenacoli intellettuali del rinascimento".
Il cenno all'umanista ferrarese è tratto da Un intellettuale ebreo del Rinascimento: 'Ovadyah Sforno a Bologna e i suoi rapporti con i cristiani, di Saverio Campanini, in: Verso l'epilogo di una convivenza. Gli ebrei a Bologna nel XVI secolo, a c. di Maria Giuseppina Muzzarelli, Firenze, Giuntina 1996. Il libro è ammesso al prestito e reperibile presso la biblioteca alla collocazione 945.41 VER MUZ
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