martedì 29 settembre 2020

Eresia e pedagogia nella Ferrara del Rinascimento

 

(immagine tratta da Wikipedia, che ringraziamo)

Prende il via oggi alle h. 17 presso la sala Agnelli della Biblioteca Comunale Ariostea un ciclo di due conferenze curate da Antonella Cagnolati, dedicate a "Eresia e pedagogia nella Ferrara del Rinascimento". Si parlerà di personalità cardine del rinascimento ferrarese, quali Fulvio Pellegrino Morato, umanista protestante, Celio Secondo Curione e altri.
Maggiori informazioni sull'evento qui.
Chi volesse approfondire, presso il fondo locale della Biblioteca del Seminario potrà trovare i seguenti contributi:
Mario Chignoni, Fulvio Pellegrino Morato umanista protestante (+1548), in "Atti dell'Accademia delle Scienze" voll. 62-63 (aa. 1984-1986), pp. 135-148
Mario Turchetti, Nota sulla religiosità di Celio Secondo Curione (1503-1569) in relazione al «nicodemismo»,  in Libri, idee e sentimenti religiosi nel Cinquecento italiano, Modena 1987, pp. 109-115
Adriano Prosperi, Celio Secondo Curione e gli autori italiani: da Pico al «Beneficio di Cristo», in Giovanni e Gianfrancesco Pico, Firenze 1998, pp. 163-185
Angelo Romano, Olimpia Morata e Celio Secondo Curione: aspetti letterari di un sodalizio eterodosso, in "Schifanoia" nn. 28/29 (2005), pp. 315-330

lunedì 7 settembre 2020

Paternità spirituale in Nicodemo l'Aghiorita

 

(immagine tratta dal profilo fb dell'Accademia Ortodossa San Nicodemo l'Aghiorita che ringraziamo)

«La figura di Nicodemo l'Aghiorita occupa un posto di grande rilievo nella storia e nella spiritualità dell'ortodossia contemporanea. Nato nel 1749 nell'isola greca di Naxos, Nicodemo studiò a Smirne, ove acquisì una straordinaria cultura sia religiosa sia profana. La sua vera realizzazione di uomo, di cristiano e di maestro spirituale e scrittore, si compì tuttavia n lunghi anni che trascorse come monaco al Monte Athos. Qui praticò l'ascesi, la lotta contro le passioni e la preghiera del cuore; qui redasse le sue grandi opere letterarie: l'Exomologhitȧrion, che sarà oggetto della nostra relazione, l'Enchirídion Symbouleutikón (Manuale dei consigli spirituali) e molte altre, per non parlare dell'ingente lavoro di cura e commento dei sacri canoni (il Pidȧlion) e dei testi patristici sulla preghiera esicasta (la Philokalía). Le sue posizioni teologiche e pastorali, fermamente ancorate ai padri della chiesa, faranno di lui uno strenuo paladino dell'ortodossia, ma lo metteranno anche in contrasto con le idee, ben più concilianti e mondane, delle autorità ecclesiastiche a lui contemporanee. Non solo egli dovette sopportare l'ostilità di molti teologi e vescovi, ma alcuni suoi scritti ricevettero addirittura condanne ufficiali. Ciononostante la chiesa, con il passare del tempo, comprese la sua santità e l'integrità della sua ortodossia e, nel 1955, con decreto del Patriarcato ecumenico, Nicodemo l'Aghiorita fu proclamato santo della chiesa ortodossa.»

Potete continuare la lettura in biblioteca! Il brano è infatti tratto da "L'esercizio della paternità spirituale nell'Exomologhitȧrion di Nicodemo l'Aghiorita", di Gheorghios Chrysostomou, in: La paternità spirituale nella tradizione ortodossa, aa.vv., Magnano, Qiqajon 2009.

In Umbria, un G7 sui temi dell'inclusione e disabilità

  E' in pieno svolgimento in Umbria l'incontro del G7 sul tema " Disabilità e inclusione ". Per l'Italia parlerà Aless...