giovedì 30 maggio 2019

The economy of Francesco


Dal 26 al 28 marzo 2020 avrà luogo ad Assisi una tre giorni animata da giovani economisti e imprenditori provenienti da tutto il mondo, premi Nobel, tecnici ed esponenti di primo piano di ambito economico e finanziario convocati da papa Francesco per ragionare su nuovi modelli di economia sostenibile. Per l'occasione è già pronto il sito dal quale potremo seguire tutti gli aggiornamenti al programma.
Luigino Bruni, ordinario di economia politica alla Lumsa, è il direttore scientifico del Comitato. Intervistato dall'agenzia SIR, porta alla nostra attenzione la centralità della presenza giovanile: si parla di "almeno 500 giovani da tutto il mondo".
Protagonista e "anima pensante" dell'evento sarà sicuramente suor Alessandra Smerilli, consigliera di Stato della Città del Vaticano e consultore della segreteria del sinodo dei vescovi. Le sue nomine recano il segno di un ripensamento sul ruolo delle donne nella Chiesa e del senso profondo dell'economia di solidarietà, in un tempo che affronta una crisi economica, umana e sociale forse senza precedenti.
Non casuale infine la scelta del contesto (la "location", si direbbe oggi): i luoghi di predicazione di quel san Francesco che potrebbe forse la negazione dell'economia, ed è invece il vessillo «di un altro modo di intendere l'economia, dove i poveri sono protagonisti, dove la ricchezza è condivisa e soprattutto dove c'è un'economia in rapporto con l'ambiente, perchè Assisi è anche il Cantico delle Creature».

venerdì 24 maggio 2019

Il gioco della racchetta nelle Delizie estensi


Ricorre quest'anno il 500° anniversario della morte di Lucrezia Borgia. Per ricordarla è stato organizzato un ciclo celebrativo che prevede un secondo appuntamento Giovedi 30 maggio alle ore 16,30 presso il Museo di Casa Romei in via Savonarola 30 a Ferrara.


La Conferenza sarà preceduta dalla visita guidata al museo, a cura di Andrea Sardo. 
Di seguito il programma dell'evento (cliccare sull'immagine per ingrandire)


martedì 21 maggio 2019

Carlo Bononi e l'Incoronazione della Vergine


Oggi sulla stampa locale è apparsa la lieta notizia del riposizionamento dell'Incoronazione della Vergine, dipinto di Carlo Bononi, nella sua collocazione originale (il transetto della basilica di Santa Maria in Vado). Il restauro venne deciso in seguito agli eventi sismici del 2012, il cui ricordo cade proprio in questi giorni, ed è frutto della felice sinergia tra le istituzioni civiche e religiose e la Regione Emilia-Romagna.
Ma cosa sappiamo davvero dell'inquieto Carlo Bononi, figura di punta della pittura ferrarese, viaggiatore instancabile ed eclettico anticipatore del barocco a Ferrara?
Ne parla Barbara Ghelfi ne La pittura a Ferrara nel rpimo Seicento. Artisti, committenti e cantieri, Ferrara Cartografica 2011; leggiamo qualche cenno:
«Dopo la scomparsa dello Scarsellino, avvenuta nell'ottobre del 1620, spetta a Bononi il compito di riorientare il percorso della pittura ferrarese coeva. A quest'epoca egli si trova a capo di una bottega frequentata ed efficiente e le sue eccellenti doti organizzative gli consentono di assumere il monopolio delle commissioni pubbliche. Si legano a lui artisti di differente formazione e provenienza. [...]

Verso gli anni venti, dopo un soggiorno romano non confermato da documenti, Bononi esegue per la chiesa di San Paterniano a Fano il Miracolo, l'Estasi e la Ricognizione del corpo di san Paterniano, tele ricche di "uan quantità di suggestioni che vanno dal riconoscibile caravaggismo dell'autoritratto, sia pur avvolto in un alone cromatico più indistinto e pittorico, alle memoria di Saraceni". Il suo linguaggio si arricchisce anche delle inclinazioni scenografiche di Barocci e del manierismo di Lilli e Pomarancio, a testimoniare la ricchezza del bagaglio culturale che aveva costruito fuori Ferrara».

Il volume è come sempre consultabile presso la nostra sede, in via Fabbri 410.

venerdì 17 maggio 2019

Unità pastorale di Borgovado


In seguito alla costituzione della nuova unità pastorale Borgovado, comprendente le quattro parrocchie di:
Santa Francesca Romana, via XX Settembre 47
Santa Maria in Vado, via Borgovado 3
San Gregorio, via Cammello 21
Santa Maria della Visitazione detta "la Madonnina", via Formignana 33
è attivo un sito dove potrete trovare l'elenco degli appuntamenti e delle attività in essere presso i locali del comprensorio. Lo potete consultare qui.

mercoledì 8 maggio 2019

Stabat Mater



Lo Stabat Mater di Gioacchino Rossini è una sequenza liturgica, eseguita per la prima volta a Parigi nel 1842.

Il 15 maggio 2019 alle ore 20,30 presso il teatro Manzoni di Bologna si terrà un'esecuzione collettiva a scopo benefico pro-ANT. Vi prenderanno parte il Coro Jacopo da Bologna, il Coro Polifonico San Gregorio Magno, orgoglio della nostra città, il Coro lirico Città di Faenza. Accompagnerà l'orchestra della Cappella musicale della Basilica di san Francesco - Ravenna.

Soprano solo: Roberta Pozzer
Mezzo soprano: Lucia Viviani
Basso: Luca Gallo


I fondi raccolti sono destinati alle attività gratuite di assistenza medico-specialistica domiciliare e a progetti di prevenzione oncologica

venerdì 3 maggio 2019

San Cristoforo de' Bastardini


Certamente tutti abbiamo presente la bella facciata prospiciente la via Bersaglieri del Po, attuale sede espositiva del liceo artistico cittadino, il prestigioso istituto Dosso Dossi. Proprio questo edificio fu sede di uno dei primi orfanotrofi della storia ferrarese. Seguiamo Gualtiero Medri nel bel libro Chiese di Ferrara nella cerchia antica:

«Dove adesso ha inizio, dal corso Giovecca, la via Bersaglieri del Po vi era (sec. XIII), alquanto più a sud una chiesetta con un ospedaletto per poveri infermi dedicata a san Cristoforo ed era detto "dal Ponticello", perchè stando ai nostri cronisti sorgeva non lontano dal fossato le cui acque fangose correvano lungo il terrapieno dell'antica cinta urbana. Chiesa e ospedaletto crollarono per vecchiaia e la tenace memoria di quei nostri lontani avi ne serbò il ricordo. Quando nel 1389 sorse qui una nuova e più vasta chiesa, fu titolata a san Cristoforo. [...] La costruzione del 1389 sorse per la generosità del ricco Virginio Silvestri rodigino, dimorante in Ferrara, coadiuvato dal figlio Andrea canonico della nostra Cattedrale. Virgilio era gentiluomo di camera del Marchese Alberto V d'Este signore di Ferrara e da lui grandemente stimato e favorito. Scrive il Guarini che nel nuovo san Cristoforo s'introdusse "anche la carità di ricevere di quei poveri bambini furtivamente nati, detti li bastardini". Questi venivano accolti soltanto in san Cristoforo detto anche "La Ca' di Dio". Reggeva l'ospedale la Confraternita dello Spirito Santo i cui confratelli erano detti comunemente "quelli della Ca' di Dio".
La Ca' godette la protezione della Duchessa Lucrezia Borgia e più tardi quella di Barbara d'Austria. Devesi a questa pia Duchessa la ricostruzione dell'edificio cui l'architetto Alberto Schiatti diede tanta nobiltà di linee.»

Ricordiamo che questa "ricostruzione" seguì il tragico sisma del 1570, cui la duchessa fece fronte anche ricorrendo a cospicue donazioni personali.

Aspettando il Giubileo

In occasione del prossimo anno giubilare 2025 sarà possibile raggiungere il centro della cristianità grazie all'iniziativa messa in ca...